Anche la scuola secondaria di I grado “Enrico Fermi” di Morazzone festeggia i cento anni dalla nascita di Italo Calvino. Per l’occasione, all’interno dell’iniziativa #ioleggoperché, le classi 2^A e 2^B hanno celebrato lo scrittore ispirandosi a una delle sue opere più famose: Le città invisibili. Partendo dalle suggestive descrizioni di città ora incantevoli e ammalianti, ora sfuggenti e indecifrabili, talvolta terribili e distopiche, gli alunni hanno dato sfogo alla loro creatività inventando la propria “città invisibile”, prima stendendo un testo e poi realizzandone un disegno. Come le città descritte da Calvino, ogni città ha un nome di donna e segue una logica unica e personale, modellata dai desideri dell’alunno o alunna che l’ha realizzata e investita dei suoi sentimenti. Ci sono città d’acqua, città al contrario, città labirinto, città sportive, città sferiche, città contenute nell’occhio di chi guarda, città ecologiche che producono ossigeno, città che dietro a mura splendenti nascondono una vita umile e parca, e via dicendo. Come afferma Calvino, e come gli alunni sono riusciti a mettere in pratica nel loro lavoro,
“Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure, anche se il filo del loro discorso è segreto, le loro regole assurde, le prospettive ingannevoli, e ogni cosa ne nasconde un’altra.”
I progetti degli studenti si sono liberamente ispirati alle loro passioni, esperienze e desideri, così che alla fine di tutto il percorso è stato ancora più soddisfacente scoprire che avevano seguito lo stesso sentiero di Calvino, come indicato alla fine dell’opera: “cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio”.
I testi e i disegni, appesi su dei cartelloni nell’atrio di ingresso, potranno essere visti dalle famiglie nelle occasioni di apertura della scuola. Vi invitiamo ad accorrere numerosi per ricordare e celebrare insieme a noi e ai ragazzi questo grande scrittore!